Agroqualità diventa l’ente di di controllo terzo di riferimento per il Centro e Sud Italia

L’azienda effettuerà controlli su 169 vini in 9 regioni, pari al 32% delle denominazioni

Agroqualità diventa l'ente di di controllo terzo di riferimento per il Centro e Sud Italia

A partire dal prossimo primo agosto Agroqualità sarà l’ente di controllo autorizzato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per 169 vini ad indicazione geografica (Docg, Doc, Igt) del Centro e Sud Italia.

«Con questa scelta da parte dei Consorzi di tutela – dichiara Enrico De Micheli, Amministratore Delegato di Agroqualità – e grazie alla collaborazione con le Camere di Commercio, Agroqualità consolida la propria presenza come player di rilievo nazionale nella certificazione del vino».

“È con grande senso di responsabilità – prosegue De Micheli – che affronteremo questo incarico nelle nuove regioni. Forti dell’esperienza maturata negli anni con molte delle eccellenze vitivinicole italiane, perseguiremo l’obiettivo di dare valore aggiunto ai produttori e fornire garanzie ai consumatori».

IL “PORTAFOGLIO” DI AGROQUALITÀ

Con le nuove indicazioni, che si aggiungono alle 68 già “in portafoglio”, Agroqualità diventa l’ente di riferimento per le denominazioni vitivinicole del Centro e del Sud Italia controllando, a livello nazionale, il 32% del totale.

Nove le regioni in cui Agroqualità opera in ambito vitivinicolo: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia, Sardegna e Alto Piemonte. Tra i vini più noti che verranno certificati ci saranno il Montepulciano d’Abruzzo, l’Aglianico del Vulture, il Terre di Cosenza, il Taurasi, il Fiano di Avellino.

Sotto i controlli di Agroqualità anche il Greco di Tufo, la Falanghina del Sannio, l’Est!! Est!! Est!! di Montefiascone, il Castelli Romani, il Cannonau di Sardegna, il Vermentino di Sardegna, il Vermentino di Gallura, il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino, il Ghemme e il Gattinara.

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